VersoFestate 2024

 

Ottima musica, incontri, cibo e buonumore. Il tutto nella meravigliosa cornice della masseria ProSpecieRara di San Pietro di Stabio. È questo e anche di più Ul suu in cadrega, il piccolo grande festival di musica popolare organizzato dall’omonima associazione, ormai attiva e radicata nel Mendrisiotto da oltre 30 anni. Una sorta di prologo di “Festate” che, come da tradizione, seguirà di una settimana.


Quest’anno l’appuntamento con Ul suu in cadrega è per il 7 e 8 giugno. E anche quest’anno la kermesse sarà l’occasione di salutare l’estate in arrivo ascoltando proposte musicali che affondano le loro radici nella tradizione popolare e folclorica, ma che sanno anche stupire con tocchi di autentica modernità.


Un’edizione, quella 2024, che offre certezze e novità. La certezza è la totale gratuità dell’evento.
La novità è data dalla presenza di formazioni tutte inedite, gruppi che per la prima volta saranno ospiti del Suu con tanta voglia di stupire e divertire. Si comincia venerdì 7 giugno con Le Musichicas, trio romano tutto al femminile. Voce, clarinetto, percussione e fisarmonica al servizio di un repertorio fatto di ritmi balcanici e gitani. A seguire ci sarà un gruppo finlandese piuttosto eccentrico che promette di farci ballare: Suistamon Sähkö unisce infatti l’etno-tecno e il rap, il sintetizzatore e l’organetto. Sabato 8 giugno si continua con i colombiani Super RAM. Qui sentiremo tutto il calore dei ritmi tipici della tradizione latinoamericana, ma in una veste rivisitata, moderna, urbana. A chiudere gli Opa Cupa guidati dal trombettista Cesare Dell’Anna, una band che viene dalla Puglia e che tenta fondere insieme melodie dei Balcani e sonorità del Sud Italia, con sapienti tocchi di progressive jazz e funk.


Oltre al programma musicale ci saranno in apertura i burattini per i più piccoli. E poi l’immancabile spazio dedicato al territorio che quest’anno ci porterà a incontrare le poesie di Alberto Nessi, accompagnate dal violoncello di Zeno Gabaglio. Chicca finale, tra musica e territorio, sarà la (ri)scoperta di un vecchio gruppo chiassese: i Dr. Chattanooga and the Navarones riproposti in ristampa su vinile dalla nuova etichetta Ancora Records.


Uno spettacolo che ricongiunge circo e teatro, dove la giocoleria, fatta con oggetti di uso quotidiano, diventa elemento narrativo.


Al Paese dei Balocchi tutto si rompe, e nessuno fa niente, come aggiustarlo se non giocando?


Una messa in scena che racconta ancora una volta la scoperta dell'isola incantata, cercata per lungo e per largo, già dentro chi la cerca, se la cerca con gli occhi giusti. Situazione di sogno, soluzioni inverosimili, ma la frittata risolutiva cotta lì in scena (sempre giocando, naturalmente) è così reale che si mangia per davvero.

Gli ingredienti con cui è costruito lo spettacolo sono quelli del cantastorie - raccontastorie (con musica dal vivo), della giocoleria con oggetti di uso comune (usata come elemento narrativo anzichè come pura esibizione tecnica) e del clown variamente mescolati.

Lo spettacolo è principalmente costruito sull’arte di “raccontare con i burattini”.
È composto da sei brevi storie, alcune comiche e divertenti, altre dolci, poetiche, tenere. Tutte prestano attenzione, nei contenuti, nei ritmi e nelle modalità di racconto alla capacità di ascolto, alla sensibilità e alla capacità percettiva del giovane pubblico.
C’era una volta: breve introduzione sull’arte di raccontare
Luna Park: ricordi di un pomeriggio al Luna Park raccontati da un pirotecnico teatrino.
I fidanzati: breve storia d’amore tra due gattini, nata per caso.
Il mare: il mare è anche pericoloso, avventure e disavventure di un esploratore.
Il maiale invisibile: ovvero una storia che puzza; un esempio di come si raccontano le storie con pochi materiali.
Gervas: svegliarsi è per molti un grosso problema, lo è anche per il gattino protagonista della storia finale.





(Italia)

Giulia Tripoti voce e percussioni
Eleonora Graziosi clarinetto
Desirée Infascelli fisarmonica

 


Balcan, gipsy rom e balfolk spagnolo
Le Musichicas raccontano l’amore verso la musica di tradizioni diverse, con un repertorio di ritmi e danze che esprimono gioia e condivisione.

 

fb: /lemusichicas

(Finlandia)

Reetta-Kaisa Iles voce e danza
Tuomas Juntune voce e danza
Anne-Mari Kivimaki voce e organetto
Eero Grundstrom voce e elettronica
Antti Puumalainen voce e elettronica
Tuomas Haimakainen tecnico suono

 


Arctic Etnotekno Act
Suistamon Sähkö predilige la turbolenta musica rave, il ronzio del sintetizzatore, le dichiarazioni rap e i mantici di fabbricazione sovietica. Il mondo ritmico primitivo della band si muove senza pregiudizi nei mondi dell’etno-techno e dell’hip-hop, producendo musica dance potente e sperimentale.

 

suistamonsahko.fi


(Colombia)
Andrés ‘O Positivo’ Ortiz tastiere e voce
Juan Sebastian “Juanse” Cardozo basso elettrico
Juan Camilo Buitrago batteria
Jesus “Campomono” Blanco percussioni latine
Juan David Campo sax, flauto traverso
Jair Herrera tromba

 


Un mix di sonorità esplosive tra ritmi tipici del folclore latinoamericano, piste elettroniche e ritmi urbani.
Una scommessa che cerca sapientemente di trovare l’equilibrio tra l’eredità musicale dei generi del folclore e le sonorità più moderne dei generi urbani attuali.

 

super-ram-music.com

(Italia/Albania)
Cesare Dell’Anna tromba + alchimie elettroniche
Irene Lungo voce
Ekland Hasa tastiere
Mauro Tre farfisa
Stefano Valenzano basso

 


Opa Cupa è il sud del mondo dal quale nasce il nuovo fermento, è la periferia dimenticata ai margini da cui si generano i cambiamenti. Il percorso artistico della band è caratterizzato dalla ricerca delle melodie dei Balcani che si incrociano con le sonorità tipiche del Sud Italia. Sfumature progressive jazz impreziosite dai tempi dispari e irregolari creano un connubio perfetto fra tradizione ed avanguardia.

 

cesaredellanna.it

(Svizzera)

 


Jazz, blues, rock, soul, funky, disco e hip hop.
Tutti in una notte.